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Recensioni
La critica di Giusy CAROPPO
ANTONELLA FUSCO
Figurativa, decoratrice diplomata e specializzata nell’affascinante tecnica del batik, operatrice informatica, garbata disegnatrice, decide di cambiare strada per l'”action painting”.
E questo approdo non e del tutto casuale: le sue finalità hanno radici psicologiche.
Avvicinarsi ad una corrente storica contemporanea, che vede in J. Pollock il trasgressore totale addirittura delle teorie dell’astrattismo – col recupero della tecnica del “dripping” sperimentata per la prima volta dai surrealisti – è per la pittrice-scultrice la strada per tradurre le sue ricerche più segrete: quelle nel profondo della coscienza.
L’informale adottato nelle opere SENZA TITOLO – tradotto con medium personali quali silicone, sali minerali, silicati, fili metallici, colori acrilici, materiali lavorati e amalgamati su supporti irregolari come il sughero – è generato da istintivi movimenti e imprevedibili conseguenze, che non di rado assumono analogie con forme del reale.
Casuale è il percorso creativo dell’opera d’arte, ma è meditato il percorso psico-cinetico: quei gesti, quei colori ora freddi e accennati ora più caldi e terrosi, opposti, miscelati o sfumati, sono il frutto della liberazione delle forze interne dell’artista.
Ad aiutarla, gli insegnamenti di Umberto Di Grazia, caposcuola dell’I.R.C. – Istituto di Ricerca della Coscienza – con le originali “tecniche dell’Unione e del Risveglio”, la “Biostimolazione dinamica”, L'”Animazione della Spada”: insegnamenti e laboratori che si fondano sul principio dell'”unione degli opposti”: sperimentazioni pratiche che permettono di ritrovare le componenti intelligenti e sane dell'”io”, superando censure e limiti, inducendo gradualmente a migliorare la qualità della vita attraverso il coraggio e la forza di osservarsi ed esprimersi. Una vera e propria “palestra dell’Anima”, che in Antonella Fusco ha trovato dapprima un attivo discepolo, oggi – accanto alla sociologa Rosaria Cozzolino – un’ottima insegnante del corso del “laboratorio di tecniche artistiche integrate per la libera espressione delle emozioni e delle energie trattenute”.
Giusy CAROPPO